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      Tocchiamo finalmente l'epoca in cui la più illustre, e, per lungo tempo, la più potente repubblica de' secoli di mezzo, Fiorenza, incomincia a chiamare a se lo sguardo dello storico colla prima scissura ch'ebbe luogo nel suo seno l'anno 1215.
      Firenze non fu da principio probabilmente che un sobborgo di Fiesole, antica città degli Etruschi, e per tale cagione l'epoca precisa della sua fondazione trovasi avviluppata in qualche difficoltà370. Il dittatore Lucio Silla la fece colonia romana, e segnò il primo le mura della nuova città lungo le ridenti rive dell'Arno, ai piedi degli Appennini in mezzo a colline coperte d'ulivi, di fichi, e di tutti gli alberi de' climi più caldi.
      Poche città furono dalla natura più avvantaggiate di Fiorenza. Malgrado il calore spesso grandissimo, l'aria è sana, limpide acque scendono dall'Appennino, che la magnificenza dei cittadini fiorentini impiegò ne' secoli di mezzo ad ornare e rinfrescare la città con sontuose fontane. La pianura che dalle porte della città si stende nella val d'Arno inferiore, è coperta di gelsi e di viti maritate agli alberi, ed è feconda di grani d'ogni genere, facendovisi cinque diversi raccolti nello spazio di tre anni371. Dalla banda degli Appennini innalzasi un anfiteatro di ridenti colli sui quali raccogliesi il più squisito olio, ed i più squisiti vini d'Italia; più a dietro le alte montagne coperte di vaste foreste di castagni offrono alla povertà un nutrimento, che non domanda che il lavoro di raccogliere i frutti che maturano ogni anno.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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