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      Pure il consiglio dei Latini si occupò della divisione delle province fra i conquistatori, ed assegnò in feudo ad ogni guerriero città di cui appena sapeva il nome. Si eressero in regno per il marchese di Monferrato Tessalonica e la Tessaglia; l'Acaja fu divisa in ducati e principati, nomi feudali che feriscono l'orecchio associati a vocaboli greci; le province dell'Asia furono egualmente assegnate a coloro che dovevano conquistarle; ma i Latini non vi ottennero mai uno stabilimento. Malgrado l'anarchia cui la caduta di Costantinopoli dava in preda tutto l'Oriente, e quantunque i Greci, in cambio di sostenersi, si trovassero divisi tra sette oppure otto piccoli tiranni, che tutti pretendevano alla dominazione dell'Impero482, i crociati non erano certo in istato di fare conquiste, meno poi di conservarle: le loro spedizioni nella Tracia e nella Grecia non ad altro servirono che a disvelarne la debolezza; e la guerra che loro dichiarò Giovaniccio re de' Bulgari483 e de' Valacchi li ridusse ben tosto alle ultime estremità, accrescendo in pari tempo le sofferenze e la miseria de' sudditi greci. Ma dopo l'assedio così gloriosamente condotto dai Veneziani, l'Oriente diviene straniero alla nostra storia; e la rapida decadenza e la totale caduta dell'Impero de' Latini rientrano nella storia di Costantinopoli. Ciò che soltanto deve ancora occuparci è il frutto che i Veneziani ottennero dalle loro conquiste.
      Il trattato di divisione che doveva farli padroni d'un quarto e mezzo dell'Impero, giusta il titolo che lungo tempo portarono, è pervenuto fino a noi484; ma i nomi greci sfigurati da barbari geografi, sono a stento riconoscibili; nè il possesso fu abbastanza lungo perchè tale geografia potesse rettificarsi485. Distinguiamo però tra le province e le città date loro in dominio Lacedemone, Diracchio, Rodosto, Agios, Potamos, Gallipoli, Egine, Zacinto, Cefalonia; ma pare che molte città e province fossero dimenticate dai redattori del trattato di divisione, che non le conoscevano.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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