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      Abbiamo bensì alcune informi cronache nelle quali qualche monaco segnò il nome del podestà d'ogni anno, ed indicò il luogo in cui seguì la tale o tal altra importante battaglia. Nel tale anno, dicono, v'ebbe pace tra Cremona e Piacenza; nel tale altro vi fu guerra; senza però mai riferire i motivi delle guerre o le condizioni delle paci. In ventuna cronache lombarde ch'io lessi rapidamente e con tedio estremo, per cercarvi i materiali di questo capitolo, non trovai un solo pezzo che mi facesse conoscere le opinioni del secolo in quelle dello scrittore. Non per questo possiamo omettere490 di dare un'occhiata agl'interessi di queste città, che tanto essenzialmente appartengono alla nostra storia; onde soffermandoci un istante nelle principali, cercheremo almeno di conoscere le loro alleanze e le loro inimicizie.
      Poichè Milano venne rifabbricato dagli sforzi generosi della lega lombarda, Milano aveva costantemente prosperato. Numerosa erane la popolazione, ricco e fertile il territorio, le milizie agguerrite, e le sue fortificazioni potevano sfidare le più potenti armate. Dall'epoca della battaglia di Legnano che aveva consolidata la libertà lombarda, erano fino al presente passati quarantacinque anni, ed i capi dei consigli della repubblica, i vecchi ne' quali riponeva la sua maggiore confidenza, erano facilmente stati portati tra le braccia de' fuggitivi genitori, quando quindici anni prima di quella battaglia, la loro città venne spianata; e forse s'erano anch'essi strascinati nel fango, quando gli esiliati Milanesi si recarono sul luogo per cui doveva passare Federico Barbarossa, per chiedere grazia.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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