Pagina (46/326)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Un eguale abbandono del partito ghibellino ebbe luogo in Reggio, per cui, dopo una sanguinosa zuffa, vennero esiliate le famiglie guelfe dei Roberti, dei Fogliani, dei Lupicini65.
      Non contento il papa di suscitare nemici a Federico nelle città lombarde, che incoraggiava a difendere contro di lui la propria libertà, cercava di ribellargli ancora gl'immediati sudditi delle due Sicilie, ai quali spediva due cardinali con lettere dirette al clero, alla nobiltà ed al popolo delle città e delle campagne. «Si maravigliano molti, loro diceva il papa, che oppressi come voi siete da vergognosa servitù, ed aggravati nella persona e nei beni, abbiate trascurato di procacciarvi in qualunque modo, come hanno fatto le altre nazioni, le dolcezze della libertà. Ma la santa sede vi ha per iscusati in vista del terrore che sembra essersi insignorito del vostro cuore sotto il giogo di un nuovo Nerone; e non altro per voi sentendo che pietà e paterno affetto, pensa se i suoi ajuti possono recare sollievo alle vostre pene, o fors'anco procurarvi il bene d'un'intera libertà.... Cercate dal canto vostro come potreste rompere le catene della schiavitù, e far fiorire nel vostro comune la libertà e la pace. Spargasi una volta tra le nazioni la voce, che il vostro regno così famoso per la sua nobiltà e per l'abbondanza de' suoi prodotti, ha potuto, coll'ajuto della divina provvidenza, unire a tanti vantaggi anche quelli di una stabile libertà66.»
      Un certo che di così nobile e liberale spirano i concetti di questa lettera, che ci sforza a rimaner dubbiosi intorno alla giustizia della causa del pontefice e dei Guelfi, ed allo scopo che si proponevano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





Reggio Roberti Fogliani Lupicini Federico Sicilie Nerone Guelfi