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      In questa seconda amministrazione, per forzare i nobili a rispettare il popolo, distrusse cento quaranta delle loro torri e rocche; obbligò il papa a riconoscere la sua autorità, ed a rappattumarsi con lui. Sembrava che la repubblica romana avesse assicurata la sua indipendenza, quando Brancaleone, assalito da grave malattia, morì desiderato da tutto il popolo. Il suo capo fu riposto in un vaso prezioso sopra una colonna di marmo, e per onorare la sua memoria fu nominato senatore un suo parente146.
      Dopo aver osservate le rivoluzioni che la morte di Federico produsse nel mezzodì dell'Italia, convien vedere quali ne furono le conseguenze147 nelle altre province della medesima contrada, poichè tutte provarono l'immediata influenza di tale avvenimento.
      (1250) L'ultimo atto dell'amministrazione di Federico in Toscana esiliava da Fiorenza i Guelfi, e poneva l'assoluto potere della città tra le mani de' gentiluomini ghibellini; e la prima conseguenza della morte di Federico fu la chiamata de' Guelfi, e lo stabilimento di un'amministrazione che lasciava alle inferiori classi della nazione la più estesa influenza. «In quel tempo, dice il Villani148, i cittadini di Firenze viveano sobri e di grosse vivande e con piccole spese e di molti costumi, grossi e rudi, e di grossi drappi vestivano le loro donne; e molti portavano le pelli scoperte senza panno con berette in capo e tutti con usatti in piede, e le donne fiorentine senza ornamenti, e passavasi la maggior donna d'una gonnella assai stretta di grosso scarlatto, cinta ivi su d'uno schegiale all'antica, ed un mantello foderato di vajo cotassello di sopra, e portavanlo in capo: e le donne della comune foggia vestivano d'uno grosso verde di cambrasio per lo simile modo ed usavano di dare in dote cento lire149 la comune gente, e quelle che davano alla maggioranza duecento, o insino in trecento lire era tenuta senza modo gran dota, e la maggior parte delle pulzelle che n'andavano a marito avevano venti anni o più, e di così fatto abito e costume e grosso modo erano allora i Fiorentini con loro leale animo, e tra loro fedeli; e molto voleano lealmente trattare le cose del comune, e con la loro così grossa e povera vita, più virtuose cose, ed onori recavano a casa loro, che non si fa a' nostri tempi, che pur morbidamente viviamo150.»


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





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