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      Il desiderio di comandare non tardò peraltro ad unirsi al bisogno di reprimere i delinquenti, e si crearono nuove magistrature, meno per assicurare la felicità della nazione, che per soddisfare all'ambizione d'un maggior numero di individui.
      I delitti de' particolari moltiplicarono le particolari inimicizie delle famiglie, come l'elezione de' magistrati fu causa della costante gelosia fra gli ordini dello stato. I delinquenti puniti dalle leggi nel presente secolo appartengono quasi tutti alle ultime classi della società, onde i loro delitti sono veramente personali, ed i loro congiunti non hanno nè volontà, nè forza di difenderli viventi o di vendicarli estinti. Per lo contrario nel tredicesimo secolo v'erano tanti delinquenti tra i grandi come tra i plebei. Questo cambiamento ne' nostri costumi, agevolò la maniera di governare le nazioni; sotto altri rispetti non abbiamo motivo di potercene molto gloriare. I frequenti omicidj ricordati dalle storie, non erano assassinj, ma conseguenze delle private guerre: al presente i tribunali non si occupano dei duelli, che sono per noi la forma regolare202 delle guerre private, e l'omicidio usato dalle persone di rango. Gl'intrighi amorosi terminavansi altra volta con un ratto, oggi colla seduzione; la colpa è forse la medesima, ma la seconda sfugge alla sopravveglianza delle leggi. Uomini avidi ed ingiusti appropriavansi colla violenza le altrui fortune, oggi coi fraudolenti fallimenti. Altravolta commettevansi i delitti allo scoperto, oggi celatamente.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326