Pagina (185/326)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si può, non v'ha dubbio, provvedere a tanti inconvenienti; ma i mezzi opportuni poche volte si praticarono, ed alcune delle repubbliche italiane non li hanno pure conosciuti. Tutte hanno creduto non potersi accordare le elezioni de' consigli al popolo, e preferirono di confidarle o ai loro magistrati, oppure ad un ristretto numero di elettori a ciò creati, oppure anche alla sorte, piuttosto ch'esporsi al tumulto, all'ignoranza, alla noncuranza della massa del popolo, in una determinazione ch'esse non credevano fatta per lui.
      A Venezia furono dunque destinati dodici tribuni per far ogni anno l'ultimo giorno di settembre l'elezione del maggior consiglio. Due di questi tribuni appartenevano ad ognuno de' sestieri o divisioni della città e della nazione. Ognuno di loro doveva scegliere nel proprio sestiere quaranta cittadini, e perchè in una repubblica che credeva contenere i discendenti del fiore della nobiltà romana, si faceva grandissimo caso de' natali, si volle che la nuova legge proibisse agli elettori di accordare troppo favore alle famiglie illustri, e fu vietato di prendere più di quattro membri del gran consiglio nella stessa famiglia.
      È probabile che i due tribuni per ogni sestiere fossero la prima volta nominati dal popolo del proprio sestiere; e malgrado le loro contraddizioni, apparisce dalle cronache conservata al popolo tale partecipazione alle elezioni fino a tutto il dodicesimo secolo. Ma venendo tutte le altre nomine senza eccezione attribuite al maggior consiglio, questo fece sue bentosto anche quelle degli elettori che dovevano rinnovarlo: quindi sotto colore di limitare nelle mani degli elettori una pericolosa prerogativa, ma in fatto per accrescere la propria, dichiarò che le nomine de' tribuni non si risguarderebbero che quali semplici designazioni, e si arrogò il diritto di confermare o rigettare i nuovi membri che verrebbero presentati dagli elettori, prima di rassegnar loro i suoi poteri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





Venezia