Pagina (239/326)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I consigli avevano adunque sopra il governo un'influenza veramente democratica, e se non erano che rappresentanti, e non lo stesso popolo, potevano in cambio essere ammessi a prendere una parte più attiva nell'amministrazione dello stato, ciò che non avrebbe potuto fare il popolo, e conservare perciò sopra la magistratura una più immediata influenza. Essi lo sentirono; ed i semplici cittadini non vollero lasciare agli ordini superiori della nazione alcuna delle prerogative che potevano riservare a sè medesimi; e questa fu forse la principal cagione che in Firenze e nelle altre repubbliche della Toscana rese così attiva e violenta quella gelosia del popolo verso la nobiltà, de' plebei contro i cittadini, la quale non si vide a così alto grado portata nelle repubbliche della Grecia. Un effetto di tale gelosia fu l'esclusione de' nobili dai due primi consigli.
      Intanto un'altra repubblica si andava formando nell'interno della repubblica fiorentina, la quale vi conservò pel corso di forse oltre due secoli il suo governo indipendente, le sue leggi, la sua forza, la sua ricchezza. Era questa l'amministrazione della parte guelfa. Quando i Ghibellini uscirono di Firenze, i Guelfi, così consigliati dal papa e da Carlo d'Angiò, confiscarono tutti i loro beni, de' quali, detratta la parte impiegata ad indennizzare coloro che avevano sofferto nell'ultima emigrazione303, ne formarono una borsa separata, destinata a provvedere al mantenimento ed all'accrescimento del partito guelfo. Per amministrare questa borsa si trovò opportuno di accordare ai Guelfi una particolare magistratura; furono autorizzati a nominare ogni due mesi tre capi, in principio chiamati consoli di cavalleria, poi capitani di parte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





Firenze Toscana Grecia Ghibellini Firenze Guelfi Carlo Angiò Guelfi