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      Vero è che per combattere i Veneziani in mezzo ai canali ed in riva alle lagune, non potevasi adoperare che l'infanteria; onde tutto il popolo prendeva parte in quest'impresa. Nelle altre guerre non gli uomini mancavano, ma i cavalli e le armature, onde mettevansi insieme pochissimi uomini d'armi. I Bolognesi ebbero compiuta vittoria de' Veneziani che avevano tentato d'impedire i loro lavori350. Questa fu la sola guerra che il papa potesse terminare nel presente anno; avendone ottenuto l'intento colla mediazione de' frati minori: i Bolognesi atterrarono il forte che avevano innalzato, ed i Veneziani accordarono ai loro vascelli il libero paesaggio sul Po.
      Il papa non doveva essere molto soddisfatto di Carlo d'Angiò. Invece di favorire i suoi ambiziosi disegni, doveva temere l'ingrandimento di un principe di già troppo potente per la libertà della Chiesa, e però di questi tempi prese due determinazioni che limitavano l'attuale potere di Carlo, e facevano cadere i suoi vasti progetti. Risolse di dare un imperatore all'Occidente, e di riconoscere per imperatore d'Oriente Michele Paleologo, che in tale occasione riconciliò i Greci colla chiesa romana.
      L'impero d'Occidente, dopo la deposizione di Federico II nel precedente concilio di Lione, non aveva più avuto nessun capo universalmente riconosciuto dai sudditi e dalla Chiesa. I principi tedeschi desiderando come le città d'Italia di assicurare la loro indipendenza, parevano avvertitamente prendersi cura di dividere i voti tra i concorrenti, perchè niuno avesse a signoreggiarli.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





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