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      Inoltre ebbero l'accortezza di scegliere all'estremità dell'Europa principi che non avevano nè influenza ne rapporti colla Germania, onde la dignità imperiale altro non fosse che un vano titolo, e perchè le loro liti non dessero351 alla Germania cagione di guerre civili. Riccardo, conte di Cornovaglia, ed Alfonso X, re di Castiglia e di Leone, fecero assai poco male a sè medesimi ed al regno germanico colle opposte loro pretensioni. Riccardo era morto del 1271 dopo aver portato quattordici anni il titolo di re de' Romani. Alfonso era ancor vivo, e gloriavasi altamente de' suoi diritti all'impero; ma, ad eccezione di pochi uomini d'armi che aveva mandati ai Ghibellini d'Italia, non aveva presa alcuna parte alle rivoluzioni del suo preteso impero, nè era una sola volta uscito dall'antico suo regno per cercare di stabilire la sua potenza sopra i suoi nuovi stati352. Forse alla Germania non veniva alcun danno da così lungo interregno; ma perchè il papa disegnava di unire le forze della cristianità contro gl'infedeli, desiderava di darle un capo. Perciò Gregorio ricusò di riconoscere Alfonso per re de' Romani; scrisse agli elettori, da tanto tempo divisi, di ritenere le antiche loro nomine come non fatte; e gli strinse a radunarsi ed a scegliere tra i principi tedeschi un uomo capace di rialzare co' suoi talenti il vilipeso impero. L'anno 1273 fu eletto Rodolfo, conte d'Absburgo, tronco dell'attuale casa d'Austria, essendo concorsi all'elezione non solo gli elettori, ma tutti i principi di Germania.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





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