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      I Fiorentini ottennero franchigia da ogni gabella nel porto di Pisa; i Guelfi furono rimessi in possesso de' loro beni, e, tranne poche castella lasciate ai Lucchesi, la repubblica di Pisa ricuperò i suoi antichi confini36.
      Per altro la pace dai Fiorentini accordata ai Pisani non dovevasi alle sole armi del conte Guido di Montefeltro, ma ancora alle interne turbolenze della città di Firenze. Le antiche famiglie guelfe dopo lo stabilimento dei priori delle arti e della libertà, non eransi mai riunite per ricuperare quella influenza sul governo, di cui erano state spogliate; anzi ogni casa nobile era in guerra con altra egualmente nobile, e la città sempre turbata dai reciproci insulti e dai privati loro combattimenti37. Queste dissensioni facevano perdere ai gentiluomini ogni influenza nel governo della loro patria, ed il popolo non aveva motivo di nutrire gelosia verso un ordine che aveva così poca politica; ma se la nobiltà non dava al governo coll'inconseguenza delle sue intraprese ragionevole motivo di gelosia, non lasciava di provocare la collera del governo e dei cittadini con passaggere violenze, e coll'abituale disprezzo dell'ordine e delle leggi. Ogni famiglia nobile avrebbe creduto d'avvilirsi assoggettandosi ai tribunali; e se alcun suo individuo veniva arrestato dal capitano del popolo o tratto in giudizio, tentava di liberarlo a mano armata, senza curarsi di sapere qual delitto avesse commesso. Non eranvi più trasgressioni personali, perchè un'intera famiglia s'associava sempre al delitto ed agli sforzi del colpevole per sottrarsi al castigo.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo IV
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 288

   





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