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      Gli scolari soddisfatti con questa sommissione tornarono a Bologna; ma in tale circostanza la condotta di Romeo aveva svegliati i più vivi sospetti negli amici della libertà. Quasi tutti i gentiluomini guelfi ed i migliori borghesi che penetravano più a dentro che il popolo, scoprirono i progetti di Romeo, e si unirono per impedirne l'esecuzione. Il loro partito prese il nome di Maltraversa96 ed i fautori del Pepoli ebbero quello di scacchesi. Questa fazione ottenne il 1 luglio del 1321 di far nominare un podestà affatto ligio a Romeo, il quale non tardò a manifestare colle sentenze la sua decisa parzialità. Allora i Maltraversi accusarono apertamente Romeo di aspirare alla tirannide; spaventarono il popolo, mostrandogli le tristi conseguenze del favore che gli era stato accordato, il prezzo che questo ambizioso cittadino voleva ricavare da' suoi beneficj, risvegliando coll'esempio dei tiranni di Lombardia e di Romagna la tema e l'orrore del potere di un solo, il 17 luglio chiamarono alle armi gli amici della libertà, attaccarono nella propria casa Romeo, il quale, abbandonato da tutti i suoi partigiani, trovò modo di fuggire per una porta segreta mentre per suo ordine andavansi gettando innanzi ai cittadini armati dei sacchi di danaro per ritardarne la marcia. Tutta la famiglia Pepoli fu esiliata da Bologna, confiscati i suoi beni, atterrate le sue case, e banditi per un tempo più o meno lungo, in determinati luoghi, i suoi partigiani97.
      Ma nè la scossa cagionata da questa congiura, nè i pericoli della repubblica avevano avuto fine coll'esilio dei Pepoli.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





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