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      Chiesero adunque che si facesse una nota generale di tutti i cittadini eleggibili, guelfi, e dell'età di trent'anni: e questa nota si formò coll'intervento di cinque magistrature indipendenti, cadauna delle quali rappresentava un interesse nazionale: i priori in nome del governo, i confalonieri in nome della milizia, i capitani di parte in nome de' Guelfi, i giudici di commercio in nome de' mercanti, i consoli delle arti in nome degli artisti, indicavano tutti la volta loro i cittadini che riputavano degni de' pubblici onori. Alcuni aggiunti cavati dalla massa del popolo sussidiavano questi elettori, onde verun cittadino non fosse dimenticato o escluso per sorpresa: e così colui che non veniva ricordato da nessuno come abbastanza degno, non era più chiamato alle cariche.
      La nota degli eleggibili veniva poscia assoggettata alla ricognizione di una balìa. Componevasi questo corpo elettorale dei magistrati in numero di novantasette189; e dovevansi avere sessant'otto suffragi per essere iscritto nella lista de' priori. I buoni uomini, i consoli delle arti, i confalonieri della compagnia venivano eletti nella stessa maniera. Finalmente furono aboliti i quattro antichi consigli, e surrogati due nuovi; quello del popolo composto di trecento membri che dovevano provare di essere guelfi e popolani; ed il consiglio del comune formato di cento venti nobili e di cento venti cittadini dell'ordine popolare. I due consigli venivano rinnovati ogni quattro mesi190.
      Per tal modo ebbero nel governo la loro rappresentanza tutte le principali parti componenti lo stato, la nobiltà ed il popolo, il commercio e le manifatture, ogni corpo militare, ogni mestiere, ogni quartiere della città. La sovranità rimase tutta intera alla nazione, senza che la nazione fosse adunata; la volontà del popolo giudicò di tutte le più importanti quistioni, ma dopo essere state lungamente disaminate dalla magistratura e dai consigli.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





Guelfi