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      Ma la seconda linea de' Fiorentini non si mosse quando doveva farlo, ed ingannata da un falso avviso sull'esito del precedente combattimento, fuggì senza avere abbassata la lancia. Ciupo degli scolari, che comandava la terza linea dei Pisani, piombò in allora sulla prima divisione fiorentina, i di cui soldati trovavansi in parte spossati dai due sostenuti combattimenti, ed in parte dispersi nell'inseguire i nemici fuggitivi: non gli fu quindi difficile di romperli affatto e di ricuperare tutti i prigionieri, tranne Visconti d'Oleggio, ch'era di già stato mandato all'altro corpo d'armata, e di far prigioniero con mille soldati il generale de' Fiorentini Matteo di Pontecarali404.
      Dopo questa disfatta si affrettò di lasciare il territorio di Lucca, e la signoria, rinunciando per il presente anno ad un secondo attacco, cercò di afforzarsi con nuove alleanze, per ricominciare più vigorosamente la guerra nella seguente campagna. Prima di tutto ella si volse al re Roberto di Napoli, che da lungo tempo non soddisfaceva agli obblighi contratti nelle precedenti alleanze, e acconsentì pure, per fargli cosa grata, di riconoscere i pretesi suoi diritti sopra Lucca405; ma perchè Roberto non si mosse per sostenere queste sue pretese nè per difendere i suoi alleati, i Fiorentini scordarono gli antichi odj, come altri aveva a riguardo loro scordata un'antica amicizia, e promossero l'alleanza d'un uomo di cui eransi fin allora mostrati acerbissimi nemici.
      Luigi di Baviera, sempre scomunicato dal papa, sempre da lui spogliato di tutte le dignità, non lasciava perciò di regnare come imperatore sopra una vasta parte della Germania.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





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