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      Ma non sembrava loro che la Lombardia, che dovevano attraversare, potesse facilmente essere vinta o intimidita come i piccoli stati che avevano fino allora posti a soqquadro. Guastarono, gli è vero, una porzione del territorio di Modena, di Reggio, di Mantova finchè non si trovarono a fronte con ragguardevoli forze i marchesi d'Este ed i Gonzaga, spalleggiati da Mastino della Scala, dai Pepoli e dallo stesso Luchino Visconti. Guarnieri non conosceva ancora tutto il vantaggio che la compagnia avrebbe avuto sulle truppe che gli venivano opposte; egli non aveva ancora perfezionata con una lunga pratica quell'arte del saccheggio che doveva ancora esercitare molti anni, ed acconsentì, per una grossa somma di danaro, che gli venne pagata dai principi lombardi, di ricondurre in Germania la formidabile sua truppa, divisa in così piccoli corpi, che non potessero incutere spavento alle province che egli attraversava455. Guarnieri ed i suoi soldati più non ricomparvero in Italia finchè tutto ebbero dissipato ne' vizj e nelle dissolutezze il danaro ammassato colle rapine.
      Se le burrascose passioni delle repubbliche, se la debolezza delle piccole signorie esponevano le prime a frequenti rivoluzioni e le altre a crudeli vessazioni, nè meno i grandi stati d'Europa erano in quell'epoca più felici o più tranquilli, perciocchè trovavansi tutti in preda ad accanite guerre, o internamente divisi da violenti rivoluzioni. La Germania era agitata dagl'intrighi della corte pontificia, che si valeva della gelosia e dell'ambizione de' principi per tenere perpetuamente vive le guerre civili.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





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