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      Ma quando Renieri ebbe finalmente gusti e volontà personali, alcuni uomini che da lungo tempo appartenevano ad un partito opposto alla sua famiglia, seppero rendersi padroni del suo spirito. Il più distinto tra questi nuovi consiglieri, che furono detti Bergolini da un soprannome dato al giovane conte, era Andrea Gambacorta, capo di una famiglia che si rese in breve la più potente di Pisa, quando le antiche case indebolite dalla peste ebbero perduto pressochè tutto il loro credito. Dino della Rocca, discendente dalla famiglia Gherardesca, cercava di tenere uniti gli antichi partigiani de' conti, ed i capi del partito popolare; e molte ragguardevoli case di Pisa avevano abbracciata la sua causa22, ed occupavano con lui le principali cariche dello stato. Ma questi venivano accusati d'essersi nella loro amministrazione appropriato il pubblico danaro, ond'ebbero il nome di Raspanti, e tale accusa che indisponeva il popolo contro di loro, aggiunta alla loro malintelligenza col capitano generale, poteva ad ogni istante farli escludere da tutte le cariche.
      Mentre l'incostanza del conte della Gherardesca pareva minacciare a Pisa una vicina rivoluzione, questo giovane morì; e furono incolpati i Raspanti d'averlo fatto avvelenare. Questo sospetto accrebbe in modo l'irritamento delle parti, che in vano i magistrati facevano severamente castigare coloro che con pungenti motti o popolari canzoni tenevano viva l'animosità delle due parti; invano costringevano i capi ad unire le loro famiglie coi matrimonj, a promettere il mantenimento della pace, ed a giurarlo perfino innanzi all'altare; chè una vicendevole diffidenza teneva armate nelle proprie case le due fazioni, e pronte a venire alle mani; ogni notte un incendio acceso per eccitare una sedizione manifestavasi in qualche quartiere della città; l'irritamento andava crescendo in modo che più non potè essere compresso; ed il giorno 24 di dicembre, dopo una zuffa intorno alla casa di Dino della Rocca, nella quale i Bergolini rimasero vittoriosi, furono i Raspanti cacciati dalla città, ed Andrea Gambacorta fatto capo della repubblica23.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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