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      Nel 1362 congiurarono contro di lui, ed il giorno 2, o come vogliono alcuni il 13 ottobre, lo assassinarono. Il vecchio Guido da Gonzaga, che, colla sua congiura a danno di Passerino de' Bonacossi, aveva nel 1328 innalzata la propria famiglia al rango delle case sovrane, vide ucciso dai suoi propri figliuoli quello di loro, in cui aveva tutte riposte le sue speranze; egli stesso fu dai medesimi spogliato della sovrana autorità, e finì i suoi giorni nel dolore229.
      Tali erano i principi indipendenti che governavano il Nord dell'Italia. Vi si trovava gli è vero un'altra famiglia principesca, i Beccaria, che signoreggiavano Pavia. Ma questi erano vicarj ora de' Visconti, ora dei signori di Monferrato. Molti piccoli principi regnavano pure nelle città della Romagna e dello stato della chiesa; ma per altro erano in Italia diminuite assai di numero le case sovrane, e la geografia di questa contrada erasi molto semplificata. Il numero delle repubbliche era ancora più diminuito. Genova e Bologna trovavansi, almeno momentaneamente, sottomesse ai Visconti; Lucca ubbidiva ai Pisani; onde non rimanevano più che Venezia e Pisa, e i tre comuni guelfi di Toscana, Firenze, Siena e Perugia: le altre città di questa provincia in addietro libere erano piuttosto suddite che alleate di queste tre repubbliche.
      I comuni guelfi della Toscana erano particolarmente lo scopo de' progetti ostili e dell'ambizione dell'arcivescovo di Milano; ma d'altra parte erano anch'essi prevenuti contro di lui dal doppio odio pel partito ghibellino e per la tirannide.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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