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      I piccoli principi di queste contrade non fidavano, come quelli di Lombardia, la difesa degli stati loro a mercenarj tedeschi; comandavano essi medesimi le proprie armate composte de' gentiluomini dei loro piccoli principati, e de' contadini delle loro montagne. Essi li tenevano sempre esercitati, e quando non guerreggiavano per proprio loro conto, si ponevano per un determinato tempo ai servigi di qualche principe o repubblica più potente, piuttosto che rimanersene oziosi.
      Gentile da Mogliano tiranno di Fermo fu il primo signore che il cardinale Albornoz guadagnò al suo partito. Il legato in sul cominciare dell'inverno aveva nominato Gentile gonfaloniere dell'armata della chiesa, e gli aveva conceduta la signoria di Fermo e del suo territorio, come feudo della santa sede368. Albornoz accordava di buon grado vantaggiose condizioni ai più piccoli signori, confidando, che, ove coll'ajuto loro gli riuscisse di sottomettere i più grandi, agevole poi gli sarebbe il ridurre i primi nella sua dipendenza. Egli aveva bisogno di tutte le sue forze per attaccare Malatesta, signore di Rimini, i di cui dominj stendevansi da Recanati fino ai confini del territorio di Forlì: era questo signore non meno formidabile pei suoi talenti politici e militari, che per le alleanze contratte colle repubbliche guelfe. Albornoz penetrò negli stati della Marca di Fermo, ed in gennajo sorprese la città di Recanati, che dichiarò libera sotto la protezione della chiesa369.
      Allora il Malatesta fece sentire ai signori dello stato ecclesiastico, che l'istante era giunto di mettere in disparte le antiche nimistà, e di unirsi per la comune difesa.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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