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      Barnabò recossi subito da Galeazzo, altro suo fratello; essi conobbero di comune accordo che il popolo, spinto agli estremi dalla tirannia di Matteo, potrebbe punirli tutti egualmente de' suoi disordini. L'amor fraterno aveva poca influenza sul cuore di questi principi, e facilmente dava luogo all'interesse ed all'ambizione: lo stesso giorno la mensa di Matteo fu servita di quaglie avvelenate, ed all'indomani il maggiore de' tre signori di Milano fu trovato morto nel suo letto388.
     
     
     
      CAPITOLO XLIV.
     
      La Dalmazia vien tolta dagli Ungari ai Veneziani. - Guerra de' principi Lombardi contro i Visconti. - Fra Giacomo dei Bussolari a Pavia.
     
      1356=1359.
     
      Abbiamo di già veduto il re d'Ungheria condurre successivamente due armate nel regno di Napoli per vendicare la morte di suo fratello. Abbiamo veduto questo monarca con un carattere cavalleresco, ma incostante, sommovere tutto il Levante d'Europa per vendicare la propria ingiuria, coprire la Puglia e la Calabria colle sue armate, stendere le sue devastazioni da un mare all'altro, confondere nella sua collera gl'innocenti coi colpevoli, e lordare la sua gloria colla morte di Carlo di Durazzo, colla prigionia de' principi del sangue, che riposavano sulla data fede; in appresso lo abbiamo veduto dimenticare tutt'ad un tratto il suo risentimento, riconoscere l'innocenza di Giovanna, senza alcun motivo di cambiare opinione, liberare i principi del sangue, perdonare a Luigi di Taranto, e rilasciare generosamente al regno di Napoli i rimborsi cui davagli pieno diritto la sentenza pontificia.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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