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      «Tu vedi, gli disse, che più non si dubita ch'io non sia prossimo al termine di mia vita; ed al certo che la notizia si è già sparsa tra i nostri nemici, e nell'istante in cui il vecchio Saccone prende congedo dal mondo, essi credono di non dovere più guardarsi da lui. Il castello di Gressa del vescovo d'Arezzo sarebbe per la nostra famiglia un'importante conquista; ecco qual è l'altezza delle sue mura, che io ho fatte misurare; attaccalo questa stessa notte dandogli la scalata, e fa che prima di morire io provi la gioja di saperlo in tuo potere.» Marco Tarlati lasciò il letto del moribondo, ed uscì di Pietra Mala con un ristretto numero di fedeli soldati. Valendosi delle indicazioni dategli dal padre, sorprese Gressa; ma gli abitanti che amavano assai il loro signore, presero le armi e costrinsero i Tarlati ad uscire con perdita dalle loro mura. Il vecchio Saccone visse abbastanza per avere notizia del cattivo successo dell'attacco da lui ordinato, lo che rese più penosi gli ultimi istanti del viver suo453. Finchè visse, gli Aretini non avevano mai osato di appigliarsi a vigorose misure per respingerlo, ma quando furono informati della di lui morte, afforzarono l'ingresso del loro territorio, ordinarono le loro milizie, e si posero in istato di più non temere i suoi successori454.
      Mentre la morte di Saccone liberava la repubblica fiorentina ed i suoi alleati dagli attacchi de' Ghibellini delle montagne, il partito di questi ultimi acquistava una più decisa influenza ne' consigli di Pisa, e turbava la buona armonia che da più anni mantenevasi tra le due più potenti comuni di Toscana.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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