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      Indipendentemente da queste due compagnie la repubblica aveva di già tre mila corazzieri al suo soldo. Il tesoriere prese allora a parlare. Assicurò che Firenze, dopo avere pagate le sue truppe fino alla fine di ottobre, non troverebbesi in debito che di 166,000 fiorini; e fece vedere quali erano ancora le risorse dello stato. La signoria dopo di avere fatto così conoscere al popolo i suoi mezzi di sostenere gloriosamente la guerra, fece entrare in consiglio il generale de' Francescani. Questi espose le domande dei Pisani, che parvero così arroganti, che il consiglio ad una voce risolse di continuare la guerra, e di aspettare a trattare quando Firenze avrebbe ottenuta qualche vittoria617.
      Ma Galezzo Visconti avendo corrotti coi regali i capi della compagnia della Stella impedì loro di recarsi a Firenze nello stabilito termine, ed i Pisani ne approfittarono per guastare il territorio fiorentino. Avevano dato il comando dell'armata ad un avventuriere, che si rese in seguito famoso nelle guerre d'Italia, e che aveva di già servito con distinzione nelle guerre degl'Inglesi in Francia. Era questi Giovanni Hawkwod, che gl'Italiani chiamano acuto o aguto618. Questi attraversò la Val di Nievole a mezzo aprile; entrò nel territorio di Pistoja e di Prato, senza trovare opposizione; passò avanti alle porte di Firenze, e si avanzò fino nel Mugello, facendo una ragguardevolissima preda in quelle ricche campagne619.
      Ritornando da questa spedizione gl'Inglesi s'avvicinarono di nuovo a Firenze l'ultimo giorno di aprile.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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