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      Ma il passo più importante nello studio dei nitroderivati fu fatto nel 1834 da Mitscherlich(25) colla scoperta del nitrobenzid o, come dicesi oggi, nitrobenzene, ch'egli ottenne per l'azione dell'acido nitrico sul benzene. Questa scoperta è veramente fondamentale, ed ebbe in seguito una enorme importanza per l'industria chimica quando lo Zinin dimostrò che per riduzione si trasforma in anilina e da questa poi in seguito, dopo il 1858, si scoprirono i colori di anilina. Il nitrobenzene segna dunque il vero punto di partenza per le materie coloranti dette: colori di anilina.
      Wöhler, Dumas, Schunck ed altri verso questo tempo analizzarono l'acido picrico, ma meglio ancora fece il Laurent dopo ch'egli ebbe ottenuto il fenolo puro (1840) del quale preparò i derivati nitrici e specialmente l'acido picrico;(26) per questo composto egli non solo confermò la composizione grezza data dai chimici precedenti, ma stabilì che è un trinitrofenolo, ossia C6H2(NO2)3.OH. Inoltre il Laurent in classiche Memorie aveva già, sino dal 1835, scoperto più derivati nitrici della naftalina.(27)
      Verso il 1840, e meglio poi dal 1840 al 1850, erano numerosi i derivati nitrici che si preparavano dai chimici: tali erano il nitrocimene, l'acido nitrocinnamico, gli eteri nitrici di varî alcoli, ecc. Verso questo tempo, ad esempio, il Deville(28) otteneva i derivati nitrici del toluene, come ad esempio il nitrodracile o nitrotoluene, e nel 1840(29) il Mulder per l'azione dell'acido nitrico sull'acido benzoico scopriva il primo acido nitrobenzoico, dei tre isomeri che ora si conoscono.


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Memorie scelte
di Ascanio Sobrero
Utet Torino
1914 pagine 184

   





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