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      Liebig si applicava alle sue dotte ricerche; egli vi riuniva due alunni, i quali con esso lui lavoravano; nè maggior numero di persone potevano comportare l'angustia dello spazio e la ristrettezza dei mezzi dei quali poteva disporre il laboratorio. Si scorse tosto il vantaggio che la scienza ne avrebbe provato, se più ampio locale e più abbondanti sussidi si fossero consecrati ad un insegnamento chimico pratico, la cui importanza chiara d'altronde si dimostrava per le sollecitazioni degli alunni, i quali anelavano a tal genere d'istruzione. A grado a grado si sopperì dal governo a questa doppia esigenza: il numero degli alunni crebbe anch'esso, al che conferiva potentemente la fama del professore Liebig, già fin d'allora collocato pei suoi lavori tra i primi chimici dell'Europa. - Nel 1839, ogni ingrandimento del primo locale divenuto impossibile, il governo ne fece costrurre un nuovo, dietro un grandioso e ragionato disegno, nel luogo più salubre e ameno della città, e tale che potesse soddisfare alle esigenze dello insegnamento, il quale allora si ordinò nel modo che sto per dire, e che con poche modificazioni tale tuttora si conserva.
      Il laboratorio di Giessen è destinato a dirigere i novelli chimici nelle applicazioni pratiche dei precetti chimici attinti da essi o nella scuola chimica della stessa università, od in altra qualunque; esso ammette perciò indistintamente alunni nazionali e stranieri. Ricevuti questi nel laboratorio, vi incominciano la loro istruzione pratica coll'applicarsi ai lavori di analisi qualitativa; il dott.


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Memorie scelte
di Ascanio Sobrero
Utet Torino
1914 pagine 184

   





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