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      Pochi passi di più ed i nostri voti erano esauditi: un maledetto cagnaccio comincia a abbaiare e finisce coll'attaccarsi alle polpe di mio fratello.
      Si tenta l'ultimo colpo: il mio fratello lascia al famelico cane un straccio dei suoi pantaloni... E dire che sperava con questi di far tanta figura, quando sarebbe sceso a Marsiglia!
      Il salto riesce, siamo a bordo del Var: i marinari ci accolgono tra le loro braccia, la gioia ci rende frenetici e tutti insieme confondiamo le nostre aspirazioni, le nostre speranze, i nostri voti più cari, al magico grido di viva la repubblica.
      - Giù, giù - Ci gridarono quei bravi figli del mare, appena che fu terminato quello slancio di esultanza, e ci buttarono a viva forza nella carbonia.
      S'immagini un po' il lettore la nostra situazione, in quell'atmosfera soffocante, e a quella polvere, che ci ridusse in pochi momenti in uno stato veramente deplorevole; di più si aggiunga lo spettacolo non troppo gradito che ci si presentava alla vista dall'unico finestrino, pel quale prendeva aria questa stamberga; un andare e venire di barche su cui facevano bella mostra di loro tutte le faccie più proibite della Cristianità, e pennacchi di carabinieri e monture di guardie di pubblica sicurezza... Fortuna che siamo protetti dalla bandiera francese - si diceva tra noi - e qui il Reale Governo Italiano non conta un bel corno.
      Ogni poco veniva a noi qualcheduno dell'equipaggio e ci esortava a soffrire con pazienza. L'equipaggio, composto quasi tutto da originarii della Linguadoca, naturalmente parlava francese; di qui grande imbroglio nei nostri, i quali per farsi capire francesizzavano l'italiano, creando una lingua ibrida, bastarda, che ci faceva crepar dalle risa: lingua che si perfezionò in Francia e che ha fatto dire, bene a ragione, ultimamente al Bizzoni, che, se fosse continuata la campagna il mondo avrebbe annoverato un idioma di più; quello dei volontarii.


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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





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