Pagina (142/297)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gran bella città Digione - mi diceva un mio amico - anche con pochi soldi ci è da farsi un peculio!... È un fatto che gli abitanti delle Côte d'Or ci volevano un ben dell'anima; bastava che le trombe del Tanara suonassero la ritirata perché s'improvvisasse una dimostrazione con grandi evviva a Garibaldi e all'Italia; allorchè fu data onorata sepoltura nel cimitero alla salma del bravo tenente Anzillotti, tutta la popolazione prese parte alla cerimonia pietosa, ed assistè religiosamente ai discorsi del Tanara e di Canzio, quantunque fossero proferiti in lingua italiana: si erano troppo assaggiati i soldati della grazia di Dio per non fare buon viso ai soldati della Libertà.
      La concentrazione di truppe continuava: giungeva pure in Digione l'altra legione italiana comandata dal Bavelli: questa era costituita di tre battaglioni, della forza di circa quattrocento uomini per ciascheduno; se il nome del comandante giungeva a tutti nuovissimo, vi erano sotto di lui bravi soldati e bene esperimentati patriotti. I maggiori Pastoris, Ravá, i capitani Becherucci, Romanelli, Sartori, il tenente Ademollo e tanti altri che non cito, perchè ciò troppo mi trarrebbe fuori dal seminato. La legione era organizzata militarmente più di ogni altra; aveva anche una piccola fanfara, nè eccellente, nè perfida, ma lassù applauditissima.
      Il trovarsi tutti riuniti produsse un brio generale: mai le strade della capitale della vecchia Borgogna hanno assistito a un movimento, a un brusio simile a quello di queste belle serate: ogni poco si riconosceva qualcuno: ogni poco uno schioppettio di baci ti solleticava dolcemente l'orecchio; e conforti reciproci, e augurii di future vittorie, e strette di mano e ricordi del passato s'incrociavano, si avvicendevano tra i varii individui.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





Digione Côte Tanara Garibaldi Italia Anzillotti Tanara Canzio Dio Libertà Digione Bavelli Pastoris Ravá Becherucci Romanelli Sartori Ademollo Borgogna