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      - Dove è il Maire?... Domandiamo a un villanzone che scaldandosi le mani alla stufa andava tanto in brodo di giuggiole da non avvedersi nemmeno che noi eravamo entrati.
      - Son io - Ci risponde questo con certo sussiego. Cosa desiderano?
      - Cosa desideriamo?.... Ci vuoi poco a capirlo!... Un biglietto d'alloggio.
      - Sapristi!,.. Vi pare ora conveniente?
      - Siamo arrivati ora!...
      - Ma ora dormono tutti:
      - Poco importa!... Li sveglieremo.
      - Ma... guardino!
      - Pretenderebbe che sì dormisse in strada?..
      - Dopo quello che si è fatto per voi? - Aggiunse un amico in pretto Livornese - Ah! Francesi, Francesi, se si fosse, mondo birbone, soldati del vostro schifoso imperatore o del papa...
      Il Maire confuso, senza capire un'acca all'ultimo discorso, andò a un tavolino per stendere i famosi biglietti.
      Un urtone spalanca la porta, ed un'altra mandata dei nostri si butta addosso al tavolino.... I nuovi venuti son la bellezza di diciassette, tra cui una vivandiera.
      - Sapristi - Ripete il sindaco con voce stizzita - C'est impossible loger tout ce mond là!...
      Descrivere il bailamme che succede a tale esclamazione sarebbe cosa impossibile: tutti parlano a un tempo, tutti intendono snocciolare le loro brave ragioni, e quel pover'uomo, che rappresenta l'autorità, pare il sor Cecchino.
      - Ecco come ci ricompensano - Continua a vociare il Livornese.
      - Vogliamo giustizia - Interrompe un altro.
      - Io voglio soltanto un alloggio....
      - Vous étes un cochon...
      E giù di seguito sullo stesso tenore. Io e Bocconi arriviamo a strappare di mano il primo biglietto vergato e via di galoppo.


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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





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