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      Infatti, egli dice del mondo naturale: "perchè Dio egli il fece, esso solo ne ha la scienza". Chiosando questo luogo si potrebbe dire: "in Vico non solo è espressa una differenza essenziale tra i due mondi, ma manca quella unità universale, che Bruno e Spinoza concepirono, se non altro, come Sostanza; anzi, invece della nuova unità spirituale e del nuovo significato della natura come momento dello spirito, Vico afferma la superiorità di quella su questo, appunto perchè la provvidenza naturale è tutta divina e saputa solo da Dio, e la umana è divina e umana insieme, e saputa così dagli uomini come da Dio. In tal modo, la tanto vantata differenza posta da Vico tra' due mondi, non solo non è un passo innanzi, ma è davvero un passo indietro: perchè riduce a niente il gran pregio del Naturalismo, che era appunto la unità, sebbene in una forma falsa, dell'universo corporeo e dello spirituale". Certamente in Vico non è espresso il nuovo concetto come unità del Tutto; ma questa unità è implicita nel suo concetto dello spirito, ed è una conseguenza necessaria di tal concetto; appunto perchè l'unità dello spirito è sviluppo, tale deve essere anche l'unità del Tutto. Questa unità è la Provvidenza; e se la provvidenza umana è sviluppo, non si sa intendere perchè tale non debba essere la provvidenza in sè stessa come unità delle due provvidenze. E già Vico, annunziando la sua nuova contemplazione e mettendola più su dell'antica (della naturale), considera la seconda provvidenza (Dio, in quanto mondo delle menti umane) come superiore alla prima (Dio, in quanto ordine delle cose naturali). E d'altra parte l'uomo è in sè le due provvidenze (la loro unità); e non già nel senso, che all'uomo come essere naturale si aggiunga esteriormente l'uomo come mente, ma nel senso, che la mente (la provvidenza umana) contenga in sè come momento e sorpassi l'essere naturale, e solo così sia quello che è. L'uomo a principio fa il suo proprio mondo, e non ne sa niente, o sa tutt'altro di quel che fa davvero; di maniera che anche di questo mondo si può dire quel che Vico dice del mondo naturale: Dio solo ne ha la scienza.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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