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      Si tratta invece della Unità che pone se stessa, ponendo e unendo gli opposti: della Unità come Sviluppo.
      Sviluppo; quindi in altri termini: come l'unità (il conoscere) si pone da prima come senso, per porsi poi come intelletto, cioè come vero conoscere?
      Intelletto (conoscere) è sensoSenso è intelletto (conoscere).
      Intelletto (conoscere) è intelletto (conoscere).
      Questo è il problema: come l'intelligibile si fa sensibile, e il sensibile intelligibile, e perciò l'intelligibile, vero intelligibile? - Come l'intelligente si fa senziente, e il senziente intelligente, e perciò l'intelligente vero intelligente? - Come la pura idea si fa natura, e la natura spirito, e perciò lo spirito vero spirito? È il problema della creazione: il nuovo problema. È il problema dello spirito, che in Kant si presenta come problema del conoscere. La Critica di Kant è dunque psicologismo; ma psicologismo trascendentale. Il suo difetto, come si vedrà poi39, è di non essere veramente trascendentale, di essere poco trascendentale.
     
      B) Il problema del conoscere è il problema de' due nostri filosofi Galluppi e Rosmini. Tutti e due pigliano questo problema da Kant; e senza saperlo, forse, essi rispondono alla esigenza di Vico. Come rispondono? Galluppi scrive una Critica della conoscenza, nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da Cartesio a Kant: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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