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      Il nuovo naturalismo considera la realtà cosciente, il conoscere, come qualcosa di naturale, o un fatto; come essenza, sostanza, causa: come qualcosa d'immediato.
      Quindi due tendenze:
      Realtà cosciente come Idea innata;
      Realtà cosciente come Senso.
      Idea innata e Senso sono due immediati.
      Quindi due metodi, due principii, due indirizzi:
      Idealismo ed empirismo; processo a priori e processo a posteriori; assioma o immediato ideale, ed esperienza o immediato sensibile; deduzione (metodo matematico), e induzione; discorso dalla causa all'effetto, dal principio alla conseguenza, e dall'effetto alla causa, dalla conseguenza al principio.
      La spiegazione è sempre la relazione causale: il pensare come causare.65 Hume, infatti, nel quale questo naturalismo si dissolve, indirizza il suo scetticismo principalmente contro la relazione causale. Negata la causalità, è negata tutta questa filosofia naturale.
      È spiegata così la realtà cosciente?
      La coscienza non è un essere naturale, non un immediato semplicemente; non un semplice effetto; non risulta da quel che non è coscienza, da quel che è semplice realtà (il pensare non risulta dall'essere, il fare dal fatto); non risulta dall'idea innata; non risulta dall'impressione sensibile. Dunque, così non è spiegata.
      Come l'antico naturalismo si dissolve nella sofistica, così il nuovo si dissolve nello scetticismo di Hume.
     
     
      B) KANT.
     
      Il conoscere, la realtà cosciente, dice la Sofistica, non può essere spiegato dall'acqua, dall'aria, dal numero, dal puro essere, dal divenire, dallo stesso noo di Anassagora.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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