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      Qui ci č del vero e del falso. Il vero (il nuovo) č aver posto la categoria come forma (attivitą) dell'Io. Il falso č aver preso il semplice Io, il semplice soggetto, e aver opposto ad esso la cosa in sč, distinguendola dalla cosa per noi, alla quale sola compete la categoria.
      La cosa in sč; cioč considerare il puro conoscere come non assolutamente puro; il conoscere trascendentale come non assolutamente trascendentale; il fare, non come assoluto fare, ma come ancora fatto, e perciņ non come assoluta trasparenza; l'Io o la Psiche, non come Io o Psiche assoluta, ma come Io o soggetto finito, semplice coscienza, tale č il difetto del kantismo, la sua contradizione: la contradizione colla sua stessa posizione fondamentale (unitą sintetica originaria).
      Unitą sintetica originaria: questo č il fondamento e la possibilitą della nuova logica, di quella che č logica e metafisica; della nuova metafisica (non pił dell'Ente, nč del solo fenomeno, ma della Mente).
     
     
      C) FICHTE.
     
      1. Vediamo lo sviluppo della nuova posizione: della posizione kantiana.
      Unitą sintetica originaria vuol dire: unitą che produce e unisce gli opposti. Č dunque unitą come assoluto fare; e, come assoluto fare, č posizione di se stessa. Č la vera aprioritą, l'assolutamente Primo, appunto perchč č prima e dopo gli opposti. Come tale č in sč ciclo: sillogismo. L'apriori cartesiano č un falso apriori; č un dato naturale, un a posteriori. L'unitą sintetica originaria č unitą dell'apriori e dell'aposteriori (Cartesio e Bacone).
      Ma Kant stesso non intende l'unitą sintetica originaria come assoluta produzione, come produzione di sč: ciclo, sillogismo.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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