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      Spinoza, dunque, oggettiva la identità cartesiana immediatamente (coll'intuito intellettuale. Per substantiam INTELLIGO ecc.), come Schelling la identità fichtiana. La differenza delle due identità fa la differenza de' due intuiti.
      La identità cartesiana è semplice parallelismo (tesi e antitesi): e perciò l'intuito è lo stesso intendimento immediato.
      La identità fichtiana è mentalità (tesi, antitesi, sintesi); perciò l'intuito è intuito mentale, è mente intuitiva.
      Perciò l'intuito spinoziano (naturalismo) non è un nuovo atto logico; e lo schellinghiano è un atto logico. (Il nuovo atto logico è la mentalità di questo intuito; mentalità, che è la nuova logica di Fichte).
      Posso dunque conchiudere, che come Spinoza sta a Cartesio, così Schelling sta a Fichte.
     
     
     
     
      APPENDICE DI DOCUMENTI
     
      LETTERE DI BERTRANDO E SILVIO SPAVENTA.
     
     
     
      I.
     
      B. SPAVENTA al fratello SILVIO.
     
      Napoli, 27 novembre '61.
     
      Mio caro Silvio,
     
      Ho ricevuto la tua ultima lettera del 23. Mi dispiace che sei di cattivo umore. Ma spero che passerà, come il raffreddore che, credo, n'è la causa. A questo proposito, ricordati che Torino è Torino, e che ci vuole un po' di cautela. Guardati dal troppo calore delle stufe. È il mezzo più sicuro per evitare catarri. Fa anche i bagni, e moto. Sii di buon umore, e fa come fo io, che piglio tutte le cose in pace.
      Tu non mi parli di politica, e io non ho che dirtene. Qui le cose vanno come andavano. Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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