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      (28)" In somma io mi sentiva della benevolenza per lei; e disegnai, s'io non poteva la mia servitú, d'offerirle, non foss'altro, com'io poteva il mio obolo di cortesia.
      Sí fatte erano le mie tentazioni, e cosí l'anima mia le ascoltava, quand'io rimasi solo con la signora, e con la sua mano nella mia, e co' visi rivolti all'uscio della rimessa: e piú presso di quello che fosse essenzialmente necessario.
     
     
      XI
     
      L'USCIO DELLA RIMESSA
     
      CALAIS
     
      Certo, donna gentile - diss'io sollevandole alquanto la mano - e questo è pure uno de' tanti capricci della fortuna: ecco come ha congiunte due mani di persone ignote fra loro, diverse di sesso, e forse di diversi canti del globo; e congiunte in un attimo, e in sí cordiale attitudine, che né pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe forse saputo far tanto.
      - E si vede dalla vostra riflessione, monsieur, che la fortuna v'imbroglia non poco co' suoi capricci.
      Ove la congiuntura ti giovi, oh quanto importunamente vai stuzzicando il perché e il come è avvenuta!
      - Voi ringraziate la fortuna - continuò la signora - e cosí andava fatto; il cuore sapeva ogni cosa, e n'era contento; ma chi mai, fuorché un filosofo inglese, n'avrebbe mandate novelle al giudizio perché annullasse la sentenza del cuore?
      E parlando liberò la sua mano con un'occhiata che mi fu chiosa bastante a quel testo.
      È pur deplorabile la pittura ch'io paleserò qui del mio fievole cuore! Confesso dunque ch'ei fu straziato da tanta pena, che piú degne occasioni non avrebbero potuto infliggergli mai.


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
pagine 163