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      Veramente non si cammina per l'ombra vana; l'uomo si travaglia indarno cosí(104). Ma ben gli è indarno, e sovente, per chi si confida che le sue perturbazioni possano essere calmate dalla sola ragione. Or io, per me, posso bravamente asserire, che l'anima mia non è sicura di sconfiggere neppure la minima delle triste emozioni che le muovono guerra, se non suono tosto a raccolta chiamando alcune emozioni grate e soavi per assalire e cacciare fuor del suo campo la prima.
      Com'io finiva il terz'atto, monsieur le comte ritornò col mio passaporto in mano, dicendomi:
      - Posso dirle che monsieur le duc de Choiseul è buon profeta siccome è uomo di stato."Un homme qui rit" disse il duca "ne sera jamais dangereux": e mi sarebbe stato negato anche un passaporto d'un paio d'ore s'io l'avessi chiesto per altri che pel buffone del re.
      - Pardonnez-moi, monsieur le comte - gli dissi io - non sono il buffone del re.
      - Ma ella è Yorick?
      - Io.
      - Et vous plaisantez?
      Risposi ch'io di fatto celiava; ma senza onorario; anzi in tutto e per tutto a mie spese(105).
      - La corte nostra non ha piú buffone, monsieur le comte; e l'ultimo fu veduto sotto il regno dissoluto di Carlo II. Da indi in qua i nostri costumi si sono di mano in mano sí ripoliti, il trono è attorniato di tanti patriotti che non aspirano a nulla, fuorché agli onori e alla ricchezza della patria; e le nostre gentildonne sono sí pudiche, sí immaculate, sí buone, sí pie, che un beffardo non troverebbe piú da cavarne una beffa(106).
      - Voilà du persiflage!


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
pagine 163

   





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