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      E mi parve fuori d'ogni uso che un accattone assegnasse la somma dell'elemosina; e dodici volte piú che non si dà solitamente all'oscuro. E se ne meravigliavano anch'esse.
      - Dodici soldi? ve'? - dicea l'una.
      - Un dodici soldi! - dicea l'altra; né gli davano retta.
      Il poverello continuava a dire che non si sarebbe attentato a domandare di meno a due dame del loro grado; e s'inchinò sino a terra.
      - Poh! - dissero - non abbiamo di spiccio.
      Tacque per allora il mendico; poi tornò ad implorare.
      - Deh! gentili damine; deh non chiudano le loro pietose orecchie a me solo!
      - Sur ma parole, davvero, uomo dabbene - dicea la minore - non abbiamo moneta.
      - Il cielo dunque le benedica - rispose il mendico - e moltiplichi a loro le gioje che possono versare su gli altri senza moneta!
      Notai che frattanto la sorella maggiore accostava la mano alla tasca, e diceva:
      - Se troverò un soldo!
      - Un soldo! me ne favoriscano dodici - ripigliò il supplicante - la natura fu sí benefica verso di loro! le sieno adunque benefiche con un povero.
      - Ve li darei con tutto il cuore - disse la giovine; - amico, ve li darei, se ne avessi.
      - O mia benefattrice! bella e caritatevole gentildonna - diceva egli alla sorella maggiore - ma se allo splendore di quegli occhi, che reca in quest'andito buio il chiaror del mattino, è mista insieme tanta dolcezza, non dovrò io credere che ciò derivi dalla bontà e dalla umanità di quel cuore? non dovrò io credere al marquis de Santerre ed a suo fratello, i quali, passando dianzi, parlavano tanto di tutte e due?


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
pagine 163

   





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