Pagina (15/624)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      — Ma questa occupazione, signore, sembra fatta apposta per lui!
      — Può darsi; so bene che in casa mia non fu mai capace di fare una sola delle cose che gli comandai!
      — E quando si pensa ch’egli inventò questa macchina! — esclamò inavvertitamente un lavorante.
      — Oh, sì! Ecco una macchina per risparmiar fatica, non è vero? Celebrate i negri per questo! E a qual pro, di grazia? Ciascuno di essi non è una macchina? —
      Giorgio stette come impietrito udendo la sua sentenza pronunziata da un’autorità alla quale era impossibile far resistenza.
      Incrociò le traccia e si morse le labbra; ma l’ira gli bolliva nel petto a guisa di un vulcano e pareva che una fiamma divoratrice gli scorresse nelle vene.
      Ansante, con gli occhi accesi, egli era in procinto di sfogare la sua bile; ma il buon fabbricante, ponendogli la mano sopra il braccio, gli disse a mezza voce:
      — Cedete, Giorgio; andate per ora; noi procureremo di trarvi di colà. —
      Il padrone tiranno si avvide di quell’a parte, e ne comprese il senso; onde risolvette di star più saldo nella risoluzione presa, di valersi del suo potere sopra la sua vittima.
      Giorgio fu ricondotto e messo ai più duri e più bassi lavori della fattoria. Egli poteva ben reprimere ogni parola d’insubordinazione, ma il lampeggiare de’ suoi sguardi e l’aggrottamento delle sue ciglia dicevano chiaramente che non era possibile che l’uomo divenisse una cosa.
      Giorgio aveva conosciuto e preso in moglie la sua Elisa nel tempo in cui dimorava alla fabbrica. Possedendo la fiducia del suo capo, egli andava e veniva con tutta libertà. Il suo matrimonio aveva ottenuto la piena approvazione della signora Shelby, la quale, oltre al piacere tutto femminile che provava nel fare l’unione di due sposi, era veramente contenta di dare la sua bella protetta ad un uomo della stessa condizione di lei e quale per ogni rispetto le si conveniva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





Giorgio Elisa Shelby