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      — Egli arderà per sempre, non è vero? — domandò Andy.
      — Sarei ben contento di vederlo, ve l’assicuro! — disse il piccolo Jake.
      — Figliuoli! — fece una voce che li scosse tutti. Era lo zio Tom che entrava in quell’istante ed aveva udito le loro ultime parole.
      — Temo che non sappiate nemmeno quello che vi dite. Per sempre è un detto terribile, miei cari, è una cosa tremenda a pensare! E voi non dovreste desiderar ciò per nessuna creatura umana.
      — Non vorremmo vedervi che questi trafficanti d’anime, — disse Andy, il quale non poteva far a meno di augurarlo loro. — Sono gente così vile e scellerata!
      — Non sembra che la natura stessa gridi contro di loro? — replicò la zia Cloe. — Non strappano essi il lattante dal seno della propria madre per venderlo? E i fanciulletti che strillano attaccati alla sua veste, non li pigliano essi a forza spietatamente per farne traffico? Non dividono forse il marito e la moglie? — e cominciò a piangere. — E non è questo come se togliessero loro la vita? E ciò forse reca ad essi il minimo rincrescimento? Non se la sbevazzano, eh? Non fumano, non si danno buon tempo mentre fanno tali cose? Signore Iddio, se il diavolo non se li ghermisce, che è buono a fare? —
      E la zia Cloe si coprì il viso col grembiule, dandosi a singhiozzare senza ritegno.
      — «Pregate per coloro che vi perseguitano,» — riprese a dire lo zio Tom — così trovasi scritto nel buon libro.
      — Pregare per essi! — esclamò la zia Cioè. — Signore Iddio, è cosa troppo dura. Io non posso pregare per essi.


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La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





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