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      — Che ve ne pare? — chiese un uomo il quale aveva seguito con gli occhi l’esame di Haley, come per formulare la propria opinione su quella di lui.
      — Ebbene, — disse Haley — penso di offrire per i due giovani e per il ragazzo.
      — Vogliono vendere il ragazzo e la vecchia insieme.
      — Ciò m’alletta poco. Colei non è più che un sacco di ossa logore, né ha il valore del sale che mangerebbe.
      — Dunque non la prendete?
      — Il solo pensarvi sarebbe una pazzia. Non vedete che è mezza cieca, rattrappita dai dolori reumatici e quasi ebete per giunta? Che me ne farei?
      — Taluni comprano queste vecchie, e vi trovano il loro tornaconto più che non si crederebbe, — disse l’uomo con aria seria e riflessiva.
      — Non sarò io quello; — rispose Haley — non prenderei quel carcame neanche in dono. L’ho veduta, e basta.
      — Oh, è pur triste cosa il non comprarla col suo figliuolo! Essa non potrà sopravvivere senza lui. Pensate che la pongono ad un infimo prezzo...
      — La compri chi ha denari da gettare. Quanto a me, io voglio comprare il giovinetto per una piantagione; ma non desidero punto d’impacciarmi con quella vecchiaccia, neppure se me la lasciassero per niente.
      — Costei si darà alla disperazione!
      — È cosa che non m’interessa, — rispose il mercante.
      Qui il colloquio fu interrotto dal movimento che si fece intorno ad essi.
      Il banditore, omiciattolo che si dava un gran sussiego, s’apriva il passo fra il popolo accalcato. La vecchia respirò con più affanno e si attaccò istintivamente a suo figlio.
      — Alberto, — diss’ella — tienti ben accosto a me; ci porranno insieme.


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La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





Haley Haley Haley