Pagina (471/624)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fuor del mondo maligno e crudel.»
     
      Cantate, povere donne! La notte è breve, e il mattino vi separerà per sempre.
      Ed ecco che si fa giorno. Ciascuno è già in piedi. Il degno signor Skeggs è tutto affaccendato per preparare un bel lotto. Egli volge un rapido sguardo sulle acconciature delle schiave, e comanda ad ognuna che si mostri nel suo più grazioso contegno, e sia ilare e gaia; poi se le fa schierar tutte intorno per esaminarle meglio prima di condurle alla Borsa.
      Il signor Skeggs, col cappello di foglie di palma sul capo e il sigaro in bocca, visita ed esamina ogni capo di mercé al fine di dar gli ultimi tocchi al loro buon assetto.
      — Che è ciò? — esclama, fermandosi dinanzi a Susanna e ad Emmelina. — Dove sono i tuoi ricci, ragazza? —
      La giovinetta guarda timidamente sua madre, la quale, con l’ingenua scaltrezza propria dei negri, risponde:
      — Le dissi ieri sera di lisciarsi i capelli e di non farli più svolazzare in ciocche: ha così un’aria più rispettabile.
      — Balordaggini! — disse brevemente l’uomo; e rivoltosi ad Emmelina: — Va’subito a farti di bei ricci, m’intendi? — soggiunse, agitando una canna d’India che aveva in mano. — Va’ e torna al più presto. E tu, — disse poi alla madre — va’ ad aiutarla: questi ricci possono fare, nella vendita, una differenza di cento dollari. —
      Sotto una splendida volta erano radunati uomini di ogni nazione, e passeggiavano avanti e indietro sul pavimento di marmo. Intorno al recinto circolare si vedevano piccole tribune o logge destinate per gli stimatori ed i banditori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





Skeggs Borsa Skeggs Susanna Emmelina Emmelina India