Pagina (613/624)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Costui ne rise e le rispose che esse avrebbero bei mobili e vesti eleganti.
      «— Sì, — rispose quella — ciò sta bene per la vita presente: ma che sarà mai di loro nell’altra?
      «Esse furono mandate a Nuova Orléans; ma furono di poi riscattate a prezzo enorme.»
      Non è dunque evidente che la storia di Emmelina e di Cassy non è immaginaria?
      Per amor di verità dobbiamo dire altresì che il nobile e generoso carattere attribuito a Saint-Clare non è senza esempio. Ne sia prova il fatto seguente:
      Pochi anni or sono un giovane del Sud si trovava a Cincinnati con uno schiavo suo prediletto che fin dall’infanzia lo serviva. Questi colse il momento opportuno per assicurar la propria libertà con la fuga, e si pose sotto la protezione di un quacquero ben conosciuto per altri affari simili. Il suo padrone arse di sdegno. Lo aveva sempre trattato con tanta indulgenza, e confidava tanto nell’affetto di lui, che credeva egli fosse stato indotto a ciò da istigazioni perverse. Si recò furente dal quacquero; ma nobile e leale com’era, presto si lasciò disarmare dai ragionamenti dell’uomo di pace. Egli promise al quacquero che se il suo schiavo gli dicesse sul viso che bramava la libertà, subito lo affrancherebbe. Fu disposto un incontro, e il giovane padrone chiese a Natan se aveva mai avuto a lagnarsi di lui.
      — No, padrone — rispose il negro — voi foste sempre buono verso di me.
      — Perché dunque vuoi abbandonarmi?
      — Il padrone può morire, e in tal caso che avverrebbe di me? Io preferisco la libertà. — Dopo aver riflettuto un istante, il giovane replicò:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





Nuova Orléans Emmelina Cassy Saint-Clare Sud Cincinnati Natan