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      Io sono stato sempre molto intraprendente. Esclusa l'operazione volli truffare madre natura e farle credere ch'io sempre ancora fossi atto alla riproduzione e mi presi un'amante. Fu questa la relazione più calma ch'io m'abbia avuta in vita mia: Prima di tutto io non la sentii quale un trascorso, o quale un tradimento ad Augusta. Sarebbe stato un bizzarro sentimento questo: A me pareva che quella di prendermi un'amante fosse una decisione equivalente a quella di entrare in una farmacia.
      Poi naturalmente le cose si complicarono un poco. Si finisce coll'accorgersi che una intera persona non si può usare quale un medicinale: È un medicinale complesso contenente anche una proporzione forte di veleno. Io non ero ancora ben vecchio. È una storia di tre anni fa e contavo dunque 67 anni: Non ero ancora un vegliardo. Perciò anche il mio cuore che quale organo di secondaria importanza nell'avventura non sarebbe dovuto entrare, finì col parteciparvi. E così avvenne che qualche giorno anche Augusta ebbe un vantaggio dalla mia avventura e fu accarezzata, amata, compensata come all'epoca di Carla. Il curioso è ch'essa non ne fu sorpresa, non s'avvide neppure della novità. Essa vive nella sua grande calma e trova naturale ch'io m'occupi di lei meno che in passato, ma questa nostra attuale inerzia non diminuisce il nostro legame ch'è stato annodato con carezze e parole affettuose. Queste carezze e parole affettuose non hanno bisogno di essere ripetute per continuare, per esistere in qualche posto, un legame fra noi sempre vivo e sempre ugualmente intimo.


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I racconti
di Italo Svevo
pagine 387

   





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