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      La sua figura fisica e morale.
      La Sua figura era tipica. Occhi glauchi rispecchianti il cielo e il mare immenso; sorriso dolce e aperto. La sua testa incanutita era di un candido immacolato e tutta la sua persona inspirava contemporaneamente confidenza e rispetto.
      Egli fu anima profondamente mite ed altruista. Passò nel mondo come un astro di prima grandezza illuminando di purissima luce propria il cammino arduo delle plebi, in ascesa verso migliori destini. Fu seminatore fecondo di bene, che sparse a piene mani. Difese instancabilmente i miseri, i doloranti della vita e fu pago della soddisfazione che ne viene dal dovere religiosamente compiuto. La sua anima tese, come un solo respiro, alla redenzione delle classi povere, dando per esse cuore e intelletto. Fu esempio vivente di rare virtù, fiore esotico, faro di luce inestinguibile.
      Dapprima ardente repubblicano e mazziniano, divenne in seguito un apostolo delle grandi dottrine socialiste di cui fu profondo cultore e che propagò incessantemente con la penna e con la voce quando per l'Idea si rischiava la galera.
      La sua opera scientifica.
      Scrittore forbito, elegante e veemente, attuò nel giornalismo italiano e straniero con diuturno sforzo intellettuale, svolgendo un programma di educazione ed elevazione spirituale delle classi lavoratrici.
      Vero poliglotta, conosceva ben quattordici lingue. Si era approfondito inoltre nella chimica e nella fisica; inventò parecchie macchine fra le quali un apparecchio avvisatore di fiume in piena, un telefono altisonante in cui il ricevitore dei fonogrammi può udire da oltre dieci metri di distanza; ideò pure un centralino telefonico automatico e un anemografo che donò a Francesco A. Lanza dell'Istituto Meteorologico Uruguayo di Montevideo.


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Giulio Tanini nella sua vita e nelle sue opere
di Giulio Tanini
Tipogr. Barisione Genova
1922 pagine 108

   





Idea Francesco A Lanza Istituto Meteorologico Uruguayo Montevideo