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      Visse un pò dappertutto; fra i popoli di tutto il mondo, e ovunque fece udire alta e serena la Sua voce in difesa dei deboli, degli oppressi.
      Ripudiò onori ed agiatezza. Preferì vivere solitario, rimanersene nell'ombra e rischiarare colla bontà della sua luce coloro che lo avvicinavano.
      Vita intima. La sua casa.
      Abitava da molti anni un piccolo appartamento in via Apparizione. Lassù, fra la pace degli ulivi, di fronte alla natura e al mare, guardando, nelle notti serene, la città illuminata distesa al suo sguardo, Egli s'elevava. La sua mente piegata entro il cuore cercava in versi inspirati il riposo alla sua esistenza travagliata.
      Chi ha visitato la sua casa ha potuto dedurne la vita austera che Egli conduceva. Non scrivanie, non biblioteche, non divani. Un'immensa quantità di volumi allineati sopra tavole messe alla meglio. Pareti coperte di ritratti, di incisioni, di quadretti figure salienti della grande epopea italiana che Egli giustamente chiamava la grande rivoluzione di unità; ritratti di scienziati, di scrittori, di poeti e letterati a Lui cari.
      Un orologio a pendolo, da Lui stesso costrutto, segnava le ore. Un seggiolone che le sue mani avevano apparecchiato alla meglio con tavole, serviva per riposare alla sera dopo il suo attivissimo lavoro.
      Il suo letto: una specie di lunga cassa rettangolare, un pagliericcio pieno di fieno; due lenzuola candidissime e un «puncho» ricordo caro delle sue peregrinazioni nei campi dell'America del Sud.
      Amò teneramente la buona e dolce Adelina, fedele costante compagna della Sua travagliata esistenza.


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Giulio Tanini nella sua vita e nelle sue opere
di Giulio Tanini
Tipogr. Barisione Genova
1922 pagine 108

   





Apparizione America Sud Adelina