Pagina (48/173)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A Genova vi erano i socialisti riformisti, che facevano capo a determinate persone, e i socialisti così detti ufficiali, che facevano capo ad altre persone. Dentro questi partiti si lavorava di gomito per essere piazzati tra i candidati. Poichè Giulietti non poteva accontentare nessuno data l'indipendenza politica della Federazione, gli furono tutti adosso ad eccezione del gruppo dei socialisti di cui lui faceva parte, dal quale non si voleva distaccare essendo stato in quel partito sin da ragazzo. Le Compagnie di Navigazione gettarono scandagli da tutte le parti. Volevano evitare l'agitazione che Giulietti stava preparando e che le sconfisse. Si trattava di non pochi milioni oro, che, se perdevano, dovevano darli agli equipaggi. Conveniva farsi sotto e darsi da fare.
      O per questi motivi, o per altri, ad un certo punto da più parti e contemporaneamente insorse una campagna di stampa contro Giulietti per tentare d'impegnarlo e di disanimarlo.
      La Tribuna, il Corriere della Sera, il Secolo XIX, L'Internazionale, Il Corriere di Genova, Il Grifone, il Libertario ed altri, chi per un verso e chi per un altro, gridavano tutti come bocche d'averno. Chi diceva che era un dittatore, che stava rovinando la Marina, chi insinuava che era un pericolo permanente, chi urlava che era un ambizioso che voleva oscurare l'opera di tutti gli altri organizzatori, e chi più ne aveva, più ne metteva. Giulietti osservava e intuiva le cause, le fonti di questo baccano, di questo diversivo. Intensificò le richieste alle tre Società di Navigazione sovvenzionate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





Genova Giulietti Federazione Compagnie Navigazione Giulietti Giulietti Tribuna Corriere Sera Secolo XIX L'Internazionale Il Corriere Genova Il Grifone Libertario Marina Società Navigazione