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      Giulietti tentò di dividere gli Armatori. Non tutti erano irragionevoli. Riuscì a fare qualche accordo separato.
     
     
      Franamento armatoriale.
     
      La Ditta «Peirce Brothers» di Napoli, diretta da uomini intelligenti, comprese che l'ostinarsi a respingere le nostre richieste, non le avrebbe recato nessun vantaggio, e s'accordò. Il 14 aprile 1914 fu stipulato il nuovo contratto di arruolamento e il nuovo regolamento organico per tutto il personale di questa brava Ditta, che aumentò le paghe del 20%, migliorò il vitto e dichiarò di volere risolvere equamente tutte le vertenze sindacali.
      Accettate dalla «Peirce Brothers» queste condizioni, le altre Ditte armatoriali cominciarono a tentennare. La «Veneziana» tentò di far partire i suoi piroscafi «Barbarigo» e «Loredano» con personale racimolato tra i crumiri, ma non vi riuscì.
      Contro la «Peirce Brothers» protestarono le organizzazioni armatoriali. «Peirce» respinse sdegnosamente gli attacchi, dicendosi lieto che l'incidente dimostrasse in qual modo egli avesse sempre rispettato i suoi equipaggi e come fosse sempre disposto ad accogliere le loro giuste richieste senza essere fuorviato da preconcetti, e senza prestarsi a servire da strumento ai rancori ed alle rappresaglie altrui.
      È facile immaginare come s'inviperì la classe armatoriale.
     
     
      La «Gialla»
     
      Avendo bisogno di qualche diversivo, si slanciò dalle colonne dei suoi fogli contro la Federazione Marinara, accusandola di fomentare l'indisciplina sulle navi, tenendo negli stessi quadri sindacali Ufficiali e Marinai.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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