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      PROGETTO INSURREZIONALE
     
      Per una Marcia su Roma in Camicia Rossa
     
      Dopo la guerra gli alleati trattarono l'Italia quasi come una nazione vinta. Eravamo entrati nello immane conflitto senza troppo negoziare il nostro intervento. Alla fine gli alleati ne approfittarono al punto di ostacolare la nostra indipendenza, di contenderci la Dalmazia e perfino la città di Fiume, dando vita a uno stato mai esistito, la Jugoslavia. Americani, inglesi e francesi si misero d'accordo per ostacolare le nostre legittime rivendicazioni patrie, e con le loro truppe occuparono Fiume.
      In conseguenza di questo trattamento, usatoci dagli alleati, la nostra situazione interna diventò difficile. Il Capo del Governo, onorevole Nitti, era assai preoccupato e non osava prendere posizione di fronte agli alleati, avendo bisogno della loro assistenza economica.
      Un pugno di ardimentosi, guidati da Gabriele D'Annunzio, ruppe gli indugi, attraversò arditamente i posti di blocco ed entrò, armi alla mano, a Fiume.
      Gli alleati, sbalorditi da tanta audacia, certi di fare indietreggiare D'Annunzio per mezzo del Governo Italiano, ritirarono le loro truppe; così D'Annunzio coi suoi legionari liberò la città contestata. Gli alleati, naturalmente, agirono sul nostro Governo inducendolo ad assediare gli occupanti. In breve D'Annunzio si trovò in serie difficoltà.
      La Federazione Italiana Lavoratori del Mare, fedele al suo interventismo, decise di sostenere l'audace impresa dannunziana, e manifestò pubblicamente e tangibilmente – cioè con mezzi finanziari ed altro – questa sua solidarietà, che suscitò qualche critica contro Giulietti da parte dei cosidetti ambienti neutralisti; ma Giulietti, forte del consenso dei federati, tirò dritto; e, quando gli alleati pensarono di servirsi di navi italiane, per fare pervenire armi e munizioni alle armate bianche, incaricate di stroncare la giovane rivoluzione russa, che da poco aveva abbattuto il regime czarista, decise di piratare queste navi e di farle condurre a Fiume.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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