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      «Non è vero che combiattiamo i socialisti. Apprezziamo e stimiamo la dottrina socialista; apprezziamo e stimiamo i veri socialisti. Siamo contrari alla prepotenza e alla viltà, al ricatto e al tradimento di qualsiasi genere e specie.
      «Non è vero che nel porto di Genova siano state bloccate navi per motivi elettorali. Il blocco esiste solo nella fantasia e nella paura dei nostri avversari e dei loro giornali; paura di essere abbattuti; paura di vedere uscire trionfante dalle urne il nome di Giulietti.
      «Un settimanale di Genova, organo della locale Sezione del Partito Socialista, ha avuto l'impudenza di pubblicare che il Capitano Giulietti ha voluto la guerra e non fu in guerra. Due bugie in una sola affermazione. Giulietti non solo non ha voluto la guerra, ma l'ha combattuta, e, per combatterla, è stato interventista e combattente.
      «La doppia bugia di quel giornale dimostra la leggerezza di colui che lo scrive; leggerezza da non confondersi col vero socialismo.
      «Compagni, in guardia, dunque, contro le tristi e complesse manovre che stanno compiendo in questi giorni i nostri avversari. Attenti alle maschere e alla teppa, che la borghesia getta in mezzo ai comizi elettorali per seminare la discordia fra lavoratori e lavoratori e alle menzogne che fa circolare sui giornali per screditare l'uomo che ci difende e ci rappresenta. Attenti, perchè in quest'opera triste e obliqua gli avversari usano armi violente e sleali. Contro le prime abbiamo risposto a dovere col comizio che abbiamo tenuto a Sampierdarena la mattina del primo novembre.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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