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      Vi sono ritornato!
      Vi sono ritornato quando, il capo bianco e le gambe tremolanti, mi facevano sapere che più poco avrei avuto a patire al mondo; vi sono ritornato sconosciuto e schivo d'ogni essere vivente. Vi son ritornato a quasi settant'anni e mi sono seduto, povero vecchio senz'affetti, senz'amici, senza speranze, riandando indietro il fastidioso travaglio della mia vita; mi sono aggirato lentamente, col cuore in subbuglio come se volesse scoppiarmi nel petto, fra quelle pianticelle divenute rigogliose; e, alzando gli occhi a quel 5° piano, m'è parso (o certo io non sognavo in quel momento) m'è parso, di vedere affacciata a quella finestrina a me ben nota una testa nera, un bellissimo volto di una fantasima cui lucevano in fronte due gemme preziose: io ho sentito come un'onda magnetica sollevarmi da terra; m'è sembrato di sentirmi attirare su su a baciare od esser baciato da quelle labbra, le labbra della mia povera mamma, poi gentilmente salutarmi e svanire via nel cielo azzurro!
      Vi sono ritornato ancora sulla piazzetta della Rosa, solo, ignoto e ho bussato a quella nota porta (che aveva un occhio nel suo bel mezzo) e son montato su su, da quelle strette e ripide scalette di legno e ho picchiato a quella vedovina che vi abitava e mi sono fatto coraggio e le ho chiesto per favore di rivedere quelle povere stanzucce ove da bambino ho veduto, al crepuscolo, svolazzare negli angoli oscuri le farfallette e tesser la tela quieta e sicura ai ragni e libellule: e la vedovina, con gentil sorriso, mi ha portato in quei poveri buchi che a me, da bambino, sembravano sale e mi ha ascoltato e m'è parso di vedere che alle mie parole di simpatica rimembranza, di amore verso la mia infelice madre, arrossisse un poco e gonfiarlesi la gola: o certo il sentimento dell'amor filiale move una madre, move tutte le madri, perchè non importa esser canuti o incespicanti sulle gambe malferme, per sentir crescer su dal cuore quanto la Natura gentile e savia seppe nascondervi, sia pur poco, di buono.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Rosa Natura