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      Cose dell'altro mondo: vedete la religione cattolica, l'asservimento ai preti, alla superstizione, a cosa conduce? degli uomini incretiniti, degenerati, schiavi del pregiudizio e dei riti mettersi allo sbaraglio a quel modo! Quel giorno Lucca forse avrebbe avuto molti morti, se non fosse stata la gran paura che fece scampar fuggendo i pacifici cittadini dalla cuccumeggia. Così chiamano i lucchesi la civetta.
      In codesto tempo la mia famiglia (non si sa perchè) mi volle far imparar la scherma; e a ginnastica e a scherma andai con non troppo entusiasmo, divenendo in poco tempo abilissimo a maneggiar uno sciabolone grosso grosso e pesantissimo che doveva essere stato, pensavo io, di Castruccio Castracani. Il primo giorno, a sentir quel pò pò di peso in mano (che a malapena ero capace d'alzarlo) dissi al maestro: (era napoletano e si chiamava Rolla) che me ne desse una più leggera; mi fa, ridendo: «Se vuoi imparare comincia con questa e non te ne pentirai.» - O, eppure l’uomo aveva ragione! - col tempo mi fu giovevole; non soltanto saper picchiar di sciabola ma difendermi col bastone e col pugnale: divenni abile schermidore ed in seguito la soddisfazione di figurare sulla pedana del teatro Pantera in una giostra schermistica. Soltanto lo scherzo che avvenne fu terribile pe 'l povero Maestro, che in un montante che gli gettai col mio sciabolone la punta di questo gli sfiorò i calzoni di sotto in su, e staccati nell'urto tutti i bottoni si vide dallo sparato saltar fuori la camicia bianca, con gran risate dalla platea e molta vergogna del buon maestro divenuto rosso come un cocomero.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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