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      Avevo avuto un padre che non era padre; un nonno che non gliene importava proprio nulla se, col tempo fossi morto di fame; non avevo nessun per me a dire una parola affettuosa per istradarmi sul periglioso oceano irto di scogli pieno di tempeste della vita.
      Ma un fatto venne a tagliar corto a tutte le incertezze, e dčtte una poderosa spinta a far cambiare, di punto in bianco, la mia esistenza.
      Ho gią detto che dopo pochi giorni dalla scomparsa della nonna, era entrata al suo posto quella tal Giulia, amante, mantenuta, concubina di Policarpo.
      Gią, fino dal suo apparire, aveva cominciato a spadroneggiare, si capisce, sorretta dal padrone: ero divenuto per lei un servitorino; non c'era cosa che si potesse inventare per mortificarmi e farmi dispetto. Divenivo idrofobo tra me e me, e poichč la si era affezionata a quella bestiaccia della Marchesina che abbaiava tutto il giorno; il pił uggioso animalaccio che io abbia mai incontrato; mi sfogavo sulla povera bestia a cinghiate quante volte ne faceva una delle sue montando sulle poltrone e sui letti.
      Una mattina che i guaiti della bizzosa bestia si sentirono un po' pił forte e pił lunghi, eccoti le segrenne tutte contro di me con cento parolacce: stetti un bel pezzo a sentire e poi, scappatami la pazienza, vuotai il sacco delle impertinenze.
      Che era un pezzo che soffrivo; che non si credessero che perchč da quattr'anni mangiavo il loro pane sentissi menomamente gratitudine per le loro tirannie di pretacci; che finalmente non gliel'avevo mica chiesto io d'esser raccolto da loro; che queste cose le avrebbero dovute dirle al babbo; che dalla morte della povera mamma un giorno di pace che un giorno di pace non l'avevo pił avuto; che avevo ricompensato tutti con le mie povere forze e con quel che potevo, facendo loro anche da servitore, che ero stufo di male parole e.... (voltandomi a quella carnaccia corrotta):... in quanto a lei - io non ero mica una p..... nč ero stato ne' casini, per poi venire nelle case oneste a fare da padrona: che preferivo andare a fare il calzolaio, piuttosto che restare dell'altro, in quella casa bacchettona, senza cuore e cattiva, e che ero deciso imbarcarmi per l'America alla prima occasione.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Giulia Policarpo Marchesina America