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      No, rispondo: - Vedete come divengono pusillanimi i giovani sotto la ferula del prete e massime de' gesuiti: Propaganda fide, dove andava a studiare il mio buon amico, quanti caratteri virili non avrà stroncato, affiacchito, invigliacchito? Non temete, giovani, di farvi rispettare, e quante volte mai un prepotente, un vagabondo, un insolente vorrà mettervi al punto di schiacciarvi, picchiate i primi e non aspettate parole; - Chi picchia primo - diceva mio padre: picchia due volte, e aveva ragione.
      Per dire il vero - l'ho già confessato - prima non fui mai rissoso e attaccabrighe ed ebbi in orrore le botte e il sangue; ma quante volte m'avvenne di trovare un prepotente che volesse schiacciarmi, o ferirmi, se ho potuto, gli ho preso il sopravvento.
      Nel nostro ufficio, pur troppo, dovevamo star mescolati con compagni d'ogni temperamento e inclinazione: ve n'era de' buoni, ve n'era di cattivi. Sopportarsi a vicenda! ecco la gran ricetta nel mondo, massime quando si devono passare dieci o dodici ore insieme come le passavam noi, a que' tempi diabolici, di lavoro spaventoso e incalzante, l'ipocrisia però e il gesuitismo, io penso che dovrebbero repugnare a tutti, e meriterebbero d'esser puniti subito, facendo una lega de' buoni contro i sornioni, le spie e gl'invidiosi, che impestano gli uffici.
      Quanti bravi giovani si veggono presi di mira e perseguitati sordamente dai superiori, perchè un collega fa la spia e riferisce tutte le bricciche e le mezze parole che si bisbigliano alle spalle de' capi?


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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